lunedì 21 settembre 2009

Presentazione a Pescara, Biblioteca "Di Giampaolo"




Sabato 19 settembre a Pescara si è tenuta la seconda presentazione di Syncroniric. Vorrei ringraziare tutti i presenti che hanno potuto condividere l’evento insieme al sottoscritto. Per gli assenti, che sappiano che presto su youtube.com caricherò gli estratti dell’evento. Siete stati calorosi, simpatici e mi avete fatto davvero delle belle domande. Ringrazio Carta Straccia, la prof.ssa Torazzo e il consorte, le associazioni Italia Nostra sezione Pescara, “Form-Art”, la Regione Abruzzo e la Biblioteca “Di Giampaolo” per l’ospitalità. Infine, non meno importanti, i miei genitori,Opera Editrice, gli amici di famiglia, di scuola, d’università e di vita che mi stanno accompagnando in questa curiosa e meravigliosa avventura culturale.
Un grazie di cuore a tutti voi, mi avete dato coraggio per andare avanti e per non demordere mai. Sarà la mia personale R-Esistenza! :D

martedì 15 settembre 2009

Intervista per Radio Frequenza - Teramo

Questa intervista è stata rilasciata a Monifica Ferrante di Radio Frequenza, la radio dell'Università degli Studi di Teramo nel settembre del 2009. Si affrontano le principali tematiche del libro, le controversie e i progetti futuri.
Tutti i diritti riservati a Radio Frequenza.
Ringrazio Monica e Giovanni per la pazienza e l'ascolto.
Sono doti rare.





giovedì 3 settembre 2009

Ho fatto un sogno


Questa notte ho fatto un sogno.

Ho sognato un Paese diverso, democratico, pluralista, tollerante.

Ho sognato uomini e donne che non dovevano essere ghettizzati, picchiati, uccisi per i loro gusti sessuali, o per i loro aneliti politici o il colore della pelle.

Ho sognato una stampa davvero libera che non fosse ricattata o ricattabile dai potenti. Giornalisti che ci mettano la faccia, le gambe e il cuore nel proprio mestiere e che combattano non per dare segnali di sottomissione ai potenti ma per informare i deboli e gli oppressi esclusi dalle stanze dei bottoni.

Ho visto un futuro in cui i giovani possono costruirsi una famiglia e avere figli senza l’umiliazione di una gavetta gratuita infinita.

Ho creduto in un potere trasparente non corrotto, non colluso con la Mafia, non amico delle banche e delle aziende e ostile all’opinione pubblica e alla vera e autentica libertà di pensiero.

Ho visto uomini e donne abbandonare le proprie barriere ideologiche per superarle e costruire insieme giustizia, equità sociale, diritti di tutti.

Ho sognato poliziotti che difendevano il popolo dalle ingiustizie e che non facevano cerchio intorno alle autorità vessatrici che infestano la nostra nazione per manganellare chi aveva perso il lavoro.

Ho pianto vedendo i bambini giocare liberi e sereni proiettati in un futuro migliore di quello che è stato riservato a noi, generazione Zeta.

Con sguardo sereno respiravo un’aria pulita, non sporcata dagli affari dei termovalorizzatori regalatici dalla Camorra.

Ho visto politici pragmatici che risolvevano i problemi delle persone che credevano in loro senza tradire il mandato elettorale.

Ho visto una Costituzione su un piedistallo, protetta da una teca di vetro indistruttibile, meta di pellegrinaggio e causa di lacrime di gioia solo per il semplice fatto di essere stata scritta, meditata, interiorizzata, attuata.

Ho visto il clero, svestirsi della propria ipocrisia, mettere sandali e saio per rinunciare all’oro e alle ricchezze e aiutare davvero i diseredati della terra.

Ho visto tutto questo. Ma mi sono svegliato, passando da un sogno all’incubo del reale.

E ci sto male.